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Un omaggio jazz-progressive alla poesia di Sergio Endrigo, in uscita venerdì 6 giugno
“Caro Endrigo” nasce dall’omonimo concerto che l’artista barese, Dario Skèpisi, portò sul palco del Teatro Kismet di Bari il 2 ottobre 2021 durante la rassegna internazionale Time Zones. In quella serata il cantautore “barisiliano” intrecciò brani, versi e aneddoti dedicati all’indimenticato cantautore istriano, accendendo la scintilla di un progetto discografico che ora prende forma con questo singolo.
L’apertura è un fischio confidenziale, quasi un richiamo d’infanzia, che presto si trasforma in un ritmo incalzante. Archi, pianoforte, chitarre elettriche e tastiere si fondono in un crescendo che sfocia in colori progressive senza rinunciare all’eleganza jazz tipica di Skèpisi. Il risultato è un contrappunto viscerale che omaggia Endrigo ma, al tempo stesso, ne reinventa l’immaginario musicale con una freschezza sorprendente.
«Il Brasile, la poesia, il rispetto per le parole e per l’intensità della melodia: tutto questo mi ha sempre legato a Sergio Endrigo. “Caro Endrigo” è una lettera musicale che raccoglie emozioni, citazioni e atmosfere che la sua musica ha saputo accendere in me.» — Dario Skèpisi
Per dare vita a questa “lettera musicale”, Skèpisi ha chiamato alcuni dei musicisti più talentuosi della scena italiana: alla batteria Agostino Marangolo, al basso Poldo Sebastiani, alle chitarre Nando Di Modugno, al pianoforte e alle tastiere Francesco Schepisi e, a completare la tavolozza sonora, gli archi di Davide Viterbo.
“Caro Endrigo” è solo il primo tassello: a breve arriverà il videoclip ufficiale, preludio a un intero album dedicato all’universo poetico di Sergio Endrigo. Un progetto che promette di unire eleganza jazz, sensibilità cantautorale e quel tocco di saudade carioca che contraddistingue da sempre la musica di Skèpisi. Nato a Bari nel 1962, Dario Skèpisi è uno dei cantautori e musicisti più originali del panorama musicale pugliese. Ha avuto l’intuizione di fondere testi inediti in barese con le armonie della bossanova e le calde sonorità carioca, dando vita a un’identità artistica inconfondibile. Questa sperimentazione ha preso forma prima nell’album Musicanima (Helikonia/Egea, 2010) e in seguito in altri progetti nello stesso stile. Ha collaborato con artisti di caratura internazionale come Jim Porto, Roberto Bastos, José Ferreira, Gilson Silveira, Sergio Pereira, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco e Rodolfo Maltese. Nel corso degli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per la promozione della cooperazione culturale tra Italia e Brasile. Con il progetto “Paradossalmente” (2021) ha consolidato la sua cifra stilistica, in bilico tra introspezione poetica e ricerca musicale. Oggi, con “Caro Endrigo”, continua il suo cammino di esplorazione artistica e omaggio ai grandi della canzone d’autore.