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La musica per pianoforte nasce a inizio Settecento, quando Bartolomeo Cristofori perfeziona il “gravicembalo col piano e forte”. Con Beethoven la sonata diventa laboratorio sinfonico in miniatura, mentre l’Ottocento romantico di Chopin e Liszt fa del pianoforte uno strumento-voce, capace di cantare e stupire da solo. A fine secolo Debussy lo usa per dipingere paesaggi sonori sfumati (Préludes), e Satie perle di ironica semplicità (Gnossiennes, Gymnopédies). Dalle origini clavicembalistiche all’impressionismo, il pianoforte resta il mezzo privilegiato per sperimentare timbro, armonia e carattere in forma solistica.
Tutti questi brani e molti altri ancora, sono raccolti in questa sezione, eseguiti da interpreti di assoluto prestigio.